Il progetto:
SEI Toscana è il gestore del servizio integrato dei rifiuti urbani nelle province dell’ATO Toscana Sud (Arezzo, Grosseto e Siena), la prima Area Vasta a concludere il percorso tracciato dalla legge Regionale n° 61/2007 che ha accorpato i bacini in 3 macro-ATO e ha previsto l’individuazione di un unico gestore tramite gara.
Titolare del servizio dal gennaio 2014 con una concessione di lungo periodo (20 anni) SEI Toscana si è posta l’obiettivo di definire un percorso di sviluppo dell’azienda improntato al perseguimento di 4 obiettivi strategici, tra cui lo sviluppo di “servizi innovativi, avvio al riciclo e riuso dei materiali”, attività affidata ad Ambiente Italia.
Numeri:
3 Scenari
Analizzati
12 Azioni
ad alta fattibilità elaborate
2015
periodo di svolgimento
Il contesto:
Gli obiettivi strategici del piano industriale erano i seguenti
- Perseguimento di una economia circolare, traguardando le dinamiche in atto in ambito europeo
- Sviluppo di nuove relazioni e sinergie sul territorio tra l’attività di gestione dei rifiuti e gli enti locali, il tessuto sociale e il mondo della ricerca e della scuola
- Massimizzazione dei benefici ambientali e miglioramento dell’impronta ambientale del sistema rifiuto,
Le linee di intervento per raggiungere tali obiettivi prevedevano l’implementazione di best practice e soluzioni innovative volte a prevenire e ridurre la produzione di rifiuti, ottimizzare i modelli di raccolta e massimizzare la valorizzazione dei materiali ; la valutazione comparativa dell’impronta e dei benefici ambientali degli scenari di sviluppo, tramite la conduzione di analisi di sostenibilità dei diversi scenari ipotizzati, attraverso l’applicazione di strumenti di Analisi del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessement – LCA)
Attività svolte:
Per l’esecuzione del servizio Ambiente Italia ha svolto le seguenti attività:
- Identificazione di tecnologie o soluzioni gestionali innovative per la gestione dei rifiuti urbani in corso di sperimentazione o applicazione dimostrativa in ambito Europeo, attraverso l’analisi di banche dati dei programmi di finanziamento europeo (FP7, Econinnovation, Horizon, LIFE, EIE)
- Analisi dei flussi di rifiuti urbani gestiti in ATO Toscana Sud nello scenario attuale (2014) e in due ipotesi di scenario evolutivo al 2021:
Ipotesi I: scenario di piano focalizzato sull’incremento della percentuale di RD in previsione dell’obiettivo finale del 65/70%
Ipotesi II: scenario di ulteriore ottimizzazione in ottica di economia circolare, focalizzato in particolare su prevenzione, riuso e intercettazione/valorizzazione di particolari flussi (prodotti sanitari, assorbenti, tessili, ingombranti, olii vegetali, RAEE)
- Valutazione dei benefici ambientali nei tre scenari analizzati, attraverso il calcolo delle emissioni di CO2 lungo l’intero ciclo della gestione dei rifiuti (Carbon footprint). Il calcolo è stato effettuato secondo la specifica tecnica ISO/TS 14067:2013 che definisce i principi, i requisiti e le linee guida per il calcolo dell’impronta climatica dei prodotti, basandosi sulle norme relative alla valutazione del ciclo di vita (UNI EN ISO 14040 e 14044) per la quantificazione sulle etichette e dichiarazioni ambientali (UNI EN ISO 14020, 14024 e 14025) per quanto riguarda la comunicazione
- Identificazione degli ambiti di ottimizzazione della strategia di gestione dei RU in ATO Toscana Sud in ottica di economia circolare, considerando in ordine prioritario azioni di prevenzione, riuso e riutilizzo, raccolta differenziata, recupero di materia, recupero di energia e ottimizzazione dei trattamenti finali.
- Valutazione preliminare di fattibilità di tutte le azioni identificate nello scenario 2021 ottimizzato e analisi di dettaglio e dimensionamento tecnico ed economico delle azioni considerate ad alta fattibilità (12 azioni)
- Elaborazione del progetto “LIFE CYCLE TUSCANY” predisposto per la richiesta di cofinanziamento sul Programma LIFE della Commissione Europea, finalizzato a sviluppare un’esperienza pilota nel Sud della Toscana volta a stimolare, a partire dalle attività di gestione integrata dei rifiuti e attraverso un ampio coinvolgimento degli stakeholder, la creazione di un modello di economia più circolare su un flusso di risorse (il legno), da utilizzare come modello di riferimento da replicare su altri flussi di materiale e in ambito regionale, nazionale ed europeo
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