Carbon Footprint per il settore della ristorazione scolastica: quali sono gli impatti?Qual è l’impronta ambientale di un servizio di mensa scolastica? È quanto analizzato in uno studio condotto da Ambiente Italia su incarico di Eutourist New S.r.l., azienda italiana nel settore della ristorazione.

La Carbon Footprint è stata calcolata in riferimento all’erogazione di pasti preparati e somministrati in un mese in una scuola rappresentativa nel Municipio V di Roma. Sono state analizzate tutte le risorse e i processi coinvolti nell’erogazione del servizio e in seguito quantificate le emissioni generate da ciascuno di essi.

I RISULTATI

Ambiente Italia ha stimato che un mese di servizio mensa ha un’impronta di carbonio complessiva pari a oltre 17mila kg di CO2e, di cui il 59,67% derivante solo dalle materie prime alimentari usate per la preparazione dei pasti (menù composto da colazione, pranzo e merenda).

La distribuzione dei rimanenti contributi alla Carbon Footprint: 

  • 9,26% Materiali ausiliari per pulizia e somministrazione 
  • 14,15% Preparazione pasti 
  • 0,59% Trasporto materie prime e pasti 
  • 16,33% Fine vita materie prime e materiali

La certificazione era un requisito contenuto nel bando di gara vinto da Eutourist New per l’assegnazione del servizio nelle scuole di infanzia, primarie e secondarie di primo grado del Municipio V a Roma. Un’ulteriore conferma di quanto l’attenzione ai criteri ESG sia diventata oramai strategica per le aziende di tutti i settori.