Energy Efficiency First: l’Unione Europea mette l’efficienza energetica al primo posto nel percorso verso la neutralità climatica.

La Direttiva Europea 2023/1791, in vigore da ottobre 2023, stabilisce un quadro di misure che gli Stati Membri sono tenuti ad attuare per promuovere l’efficienza energetica nell’Unione allo scopo di ridurre i consumi energetici finali e primari, favorire la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, garantire maggiore sicurezza nell’approvvigionamento energetico e ridurre la dipendenza dalle importazioni. La Direttiva si pone l’obiettivo di rendere l’efficienza energetica una priorità in tutti i settori eliminando gli ostacoli che la possano frenare. Il recepimento nazionale è previsto entro ottobre 2025.

I Sistemi di Gestione dell’Energia (SGE) ai sensi della norma ISO 50001 e gli audit energetici hanno un ruolo centrale in questo percorso; alle imprese con consumi annui superiori ad una certa soglia è richiesto di adottare SGE o Piani di Azione concreti sulla base delle raccomandazioni risultanti da audit energetici svolti in maniera indipendente da esperti qualificati o accreditati secondo criteri di qualificazione.

In particolare, l’art.11 stabilisce che le imprese con consumi energetici medi annui superiori a 85 TJ nei tre anni precedenti, considerando l’insieme di tutti i vettori energetici, debbano implementare un Sistema di Gestione dell’Energia conforme alla norma EN ISO 50001 entro quattro anni dall’entrata in vigore della direttiva, ossia entro l’11 ottobre 2027.

Le imprese i cui consumi medi siano invece superiori a 10 TJ nei tre anni precedenti che non implementano un SGE sono tenute a svolgere un audit energetico entro l’11 ottobre 2026 e successivamente obbligate a predisporre un piano d’azione e di miglioramento concreto e fattibile tecnicamente ed economicamente. L’obbligo di diagnosi si ripete ogni quattro anni.

Come detto, la soglia di consumo deve comprendere tutti i vettori energetici utilizzati, non solo l’energia elettrica, ma anche i combustibili liquidi, solidi o gassosi, siano essi di origine rinnovabile o fossile.

I consumi energetici di riferimento della Direttiva ampliano la platea di imprese coinvolte negli obblighi oltre a quanto già previsto dalla normativa vigente: consumi elettrici annuali superiori a 2 GWh, fabbisogni di gas naturale oltre 25.000 Sm3 al mese, usi di 200.000 litri di gasolio all’anno o combinazioni di tali vettori energetici renderanno necessario l’audit energetico mentre le imprese più energivore, con oltre 23 GWh/anno di energia elettrica o con consumi annuali di gas naturale superiori a 2, 5 milioni di Sm3, saranno obbligate ad implementare un Sistema di Gestione dell’Energia certificato da ente terzo accreditato.

Ambiente Italia, con la sua consolidata esperienza e il personale qualificato e accreditato, supporta le imprese a svolgere tutte le attività previste dalla Direttiva, ma con una visione rivolta a trasformare gli obblighi in opportunità di continuo miglioramento, fornendo strumenti e supporti decisionali strategici e costruendo la road map verso la neutralità climatica mettendo l’efficienza energetica al primo posto.