Sostenibilità: le imprese virtuose si distinguono nel nuovo scenario normativo europeo
Con l’innalzamento delle soglie per la rendicontazione ESG, emergono le aziende che investono realmente nella sostenibilità come leva strategica Le recenti modifiche normative introdotte dal primo “Pacchetto Omnibus” della Commissione Europea hanno segnato, infatti, un punto di svolta in tema di sostenibilità di impresa. L’obbligo di reporting ESG, precedentemente esteso anche a imprese di medie dimensioni, è ora limitato alle aziende con oltre 1.000 dipendenti, riducendo significativamente il numero di soggetti obbligati.
Questa semplificazione normativa, pur mantenendo gli obiettivi del Green Deal, ha “tolto il velo” su chi considera la sostenibilità un valore intrinseco e non solo un adempimento formale. Si apre, quindi, una nuova opportunità nel settore privato: chi continuerà a investire in strategie ambientali e sociali, nonostante la non obbligatorietà, ha adesso la possibilità di dimostrare un impegno autentico e di distinguersi nel mercato.
I dati supportano questa visione: secondo una ricerca 2018 dell’Istat, ad esempio, le aziende altamente sostenibili registrano una produttività del lavoro superiore del 10,2% rispetto a quelle non sostenibili. Inoltre, studi evidenziano che le startup con processi produttivi “green” hanno una probabilità di sopravvivenza più che doppia rispetto alle altre (Asvis). Ma non è l’unico dato. Un’indagine condotta da SAP su oltre 6.600 manager in 40 paesi ha rilevato che il 75% delle aziende vede una relazione positiva tra sostenibilità e redditività a lungo termine, mentre il 71% riconosce un legame tra sostenibilità e competitività a lungo termine (ESG News). Una recente ricerca mostra come molte imprese italiane hanno iniziato ad introdurre i parametri di sostenibilità nel premio di risultato contenuto nella contrattazione collettiva (Sole24ore, febbraio 2025).
In questo contesto, i servizi di AI si focalizzano non solo sulla rendicontazione, ma soprattutto sul supporto alla realizzazione di strategie concrete per la riduzione dell’impatto ambientale e sociale. Accompagniamo infatti le imprese in percorsi ad hoc verso una “sostenibilità autentica”, che si traduce in vantaggi competitivi tangibili.
“Sostenibilità autentica” significa conseguire obiettivi concreti.
Realizzare progetti che coinvolgano la filiera dei fornitori per ridurre gli impatti ambientali e sociali, incrementare la digitalizzazione dei processi per migliorare gli effetti sull’inquinamento, attivare soluzioni di economia circolare per azzerare la produzione dei rifiuti, risparmiare materie prime non rinnovabili e riutilizzare l’acqua, sviluppare l’innovazione per nuovi fonti energetiche, riducendo i costi e gli effetti climatici connessi all’acquisto di energia da fonti fossili. Significa, però, anche investire nella qualità del lavoro, nello sviluppo delle nuove competenze, nei progetti di equilibrio tra vita privata e vita lavorativa, nella maggiore sicurezza nei processi lavorativi.
Obiettivi di sostenibilità che si possono pianificare, raggiungere e monitorare con gli strumenti che AI mette a disposizione: analisi ambientali, energetiche e sociali, stakeholder engagement aziendale, supporto alla definizione delle strategie e del budget di sostenibilità, LCA e impronte ambientali di prodotto, Social-LCA, riduzione del rischio di greenwashing nella comunicazione sulla sostenibilità.
Si apre, dunque, un nuovo capitolo per la sostenibilità aziendale e il mondo ESG. Le imprese oggi si trovano di fronte a una scelta: abbandonare il tema, approfittando della minore pressione normativa, oppure cogliere questa opportunità per distinguersi dalla concorrenza e rafforzare il proprio posizionamento sul mercato.